La Linea Green è un bando messo a disposizione da Regione Lombardia, con dotazione finanziaria di 65 milioni di euro a valere sui fondi comunitari FESR per favorire l’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese e la riduzione dell’impatto ambientale, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici, che tramite il recupero di energia.
Chi sono i soggetti beneficiari?
Possono partecipare al bando le imprese di dimensioni Micro, Piccole, Medie e Grandi che possiedano i seguenti requisiti:
- costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
- con sede operativa in Lombardia;
- con rating da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring su dati storici del Modello di valutazione per il calcolo della probabilità di inadempimento del Fondo Centrale di Garanzia.
Bando Linea Green – Interventi e spese ammissibili
La linea Green incentiva investimenti finalizzati all’ efficientamento energetico, all’adeguamento e/o rinnovo degli impianti produttivi, eventualmente combinati con il ricorso alle energie rinnovabili, per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione di consumi energetici che attraversano il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.
L’agevolazione linea green della regione Lombardia si compone di:
- una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti Finanziatori;
- un contributo a fondo perduto in conto capitale.
La percentuale del contributo a fondo perduto varia in base alla dimensione aziendale e dell’area di localizzazione dell’impresa. L’agevolazione complessiva copre dal 15% al 50% delle spese ammissibili.
L’importo minimo dell’investimento deve essere pari a euro 100.000; la somma tra Finanziamento assistito da Garanzia e Contributo è pari ad un massimo di:
- euro 10.000.000 per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 e concesse entro il 31 dicembre 2023;
- euro 3.000.000 per le domande presentate dopo il 28 luglio 2023 e per le domande presentate prima del 28 luglio 2023 e concesse successivamente al 31 dicembre 2023.
I progetti dovranno essere realizzati unicamente presso una sede operativa oggetto del Progetto ubicata in Lombardia indicata in sede di domanda e dovranno essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione.
Inoltre per essere ammissibile, l’intervento di efficientamento energetico dovrà essere corredato in fase di domanda dalla diagnosi energetica, finalizzata ad individuare esclusivamente gli investimenti o le soluzioni per il risparmio energetico.
Le spese ammissibili
Le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione. Inoltre, dovranno essere collegate e funzionali al progetto di investimento.
Sono ammissibili le spese relative a:
- acquisizione e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
- acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa;
- acquisizione e installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
- acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
- acquisizione e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento;
- acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
- acquisizione e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale;
- acquisto di software, licenze d’uso software;
- acquisizione di brevetti;
- opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui dalla prima alla sesta voce di spesa nel limite del 20% di tali voci di spesa.
Gli interventi dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di approvazione dell’agevolazione, con possibile proroga di 3 mesi.